landscape library

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project name: landscape library
client: public
location: valle delle cartiere toscolano maderno, lago di garda, brescia,, italy

Description

Il paesaggio, prendendo a prestito una definizione di Andrè Corboz, è “ciò che si offre agli occhi degli uomini” non ascrivibile entro strutture fisiche. Questa lettura, prettamente architettonica del paesaggio, è volta ad un’interpretazione dei segni sedimentati nel territorio di processi trasformativi passati o ancora in atto e li rilegge attraverso il progetto confrontandosi con essi alle varie scale: “Oscillando tra un segno che è leggibile dal cielo ad un gruppo di segni che sono quasi invisibili ad un osservatore in loco” (Vittorio Gregotti). Ed è proprio tale idea di territorio fortemente connotato dai segni dell’umano operare nel luogo/paesaggio che può essere chiaramente leggibile nel contesto in cui si colloca la presente ricerca.

Il paesaggio d’acqua del Lago di Garda è un paesaggio senza eguali disegnato dai terrazzamenti per la coltivazione dei limoni, in cui sono depositati i segni dell’operato umano. Luogo di mediazione tra paesaggio d’acqua e paesaggio di montagna del parco dell’Alto Garda Bresciano,la Valledelle Cartiere nel corso dei secoli ha assunto la connotazione di avamposto privilegiato per lo sviluppo della produzione cartaria, ed epicentro dello sviluppo culturale.

La morfologia della valle è aspra, fatta di strette gole che rendo la sezione in accesso alla valle scarsamente leggibile ed isolata dal contesto del lago di Garda. Dopo aver svolto approfondite analisi in loco sulle criticità e potenzialità dell’intera area, sui significativi intorni storici, sulla morfologia, e sulla tipologia delle cartiere, sono stati identificati quattri assi di intervento alla scala urbanistica: ridentificazione di un ruolo per la Valle, rigenerazione delle memorie storiche, individuazione di nuovi usi culturali, connessione tra gli intorni più significativi.

Su questa base sono stati poi identificati alcuni nodi di sviluppo in cui, attraverso il progetto, possono essere messi in atto nuovi processi trasformativi nel paesaggio.

L’attenzione è stata rivolta nella fase successiva allo studio della sezione d’accesso alla valle in quanto alla sua scarsa leggibilità e difficile connessione con la riviera gardese è imputabile il degrado della valle. La sezione di accesso alla valle, connotata da una caratteristica morfologia che richiama la forma di un anfiteatro naturale, è quindi riletta come luogo di mediazione tra contesto urbano e contesto paesistico, là dove ora manca uno specifico rapporto tra il Lago di Garda e l’entroterra di Toscolano-Maderno.

All’interno di questo sistema si colloca il progetto della Biblioteca del Paesaggio, struttura a ponte sospesa sulla valle a completamento di quel naturale disegno ad anfiteatro della sezione in accesso, che diviene osservatorio di un paesaggio in cui la cultura produttiva del luogo riecheggia nell’immobilità dei siti archeologici delle cartiere che un tempo disegnavano l’intero territorio e che ora emergono da una natura aspra che contribuisce a dare a questo luogo la connotazione di un paesaggio senza tempo.

L’inserimento del Ponte Biblioteca nasce dall’esigenza di stabilire un segno connotativo nel luogo atto a dare, alla scala territoriale, la misura di un paesaggio la cui vastità non risulta essere percepibile.

L’orizzontalità del Ponte abitato si pone come differenza all’interno di un paesaggio prevalentemente connotato da linee e piani verticali.

La relazione visiva tra l’osservatore e il paesaggio viene mediata dal ponte, artificio capace di disvelare le trame e le complessità del paesaggio.

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